La sezione socialista di Massagno intende esprimere la propria contrarietà alla messa in vendita del terreno ex-Lepori situato in via San Gottardo 85, a ridosso della casa anziani.
Il nostro gruppo già nel settembre 2008 si era espresso contro il trasferimento di questo bene immobile del comune tra quelli patrimoniali, cioè alienabili.
Con una mozione del marzo 2009 abbiamo chiesto (con l'appoggio di Massagno Ambiente) al comune di Massagno di favorire sul proprio territorio l'insediamento di abitazioni conformi alle esigenze delle persone anziane ancora autonome, suggerendo proprio il terreno ex-Lepori quale sedime adatto alla creazione di questo tipo di residenza. La stretta vicinanza con la casa anziani Il Girasole offrirebbe in effetti l’opportunità unica di appoggiarsi agevolmente ad alcuni servizi della struttura medicalizzata.
Ora il Municipio di Massagno ha messo a concorso la vendita di questo terreno, concorso che scade venerdì 27 maggio, indicando nel capitolato che “l'aggiudicatario deve impegnarsi a realizzare un edificio solo parzialmente offerto ad anziani, con un minimo di 10 unità abitative per persone sole o coppie, da mettere a disposizione, per una durata di almeno 25 anni”.
Per il gruppo socialista la messa in vendita di questo terreno a dei privati è un errore. Riteniamo, infatti, che il Comune di Massagno non debba privarsi di uno dei pochi terreni di sua proprietà, che in futuro potrebbe venire utile per nuove eventualità. Massagno è un comune con finanze solide e non ha bisogno di “battere cassa” per racimolare poco più di un milione di franchi.
Sempre nella nostra mozione, abbiamo chiesto di avviare uno studio da usare come base per questo tipo di scelte politiche. Questo studio, che secondo noi il Municipio dovrebbe svolgere “in collaborazione con esperti del settore sociale e immobiliare”, non è stato ancora avviato, e ciò nonostante si pensa di aver trovato la soluzione vendendo questo terreno.
Riteniamo quindi necessario che invece di vendere il terreno a semplici promotori immobiliari privati, il Municipio dovrebbe prima avvalersi della consultazione di società di interesse pubblico specializzate in questo settore come è, ad esempio, la Alloggi Ticino SA (ATISA).
Il coinvolgimento della ATISA darebbe maggiori garanzie sul risultato finale e qualora fosse interessata alla realizzazione di questo progetto, il Municipio potrebbe concedere il terreno in diritto di superficie, come ad esempio sta avvenendo a Locarno, evitando così di privarsi di un bene prezioso come è un terreno pubblico, e garantendo così un costo contenuto degli alloggi allontanando ogni rischio di speculazione edilizia.
Anche l'indicazione, sempre nel concorso, di sole 10 abitazioni ci sembra insufficiente rispetto alla potenziale richiesta di questo tipo di residenze che con gli anni non può che aumentare. Nell'eventualità che nell'immobile troveranno posto anche alloggi di tipo tradizionale, ribadiamo la necessità che anche questi debbano essere offerti in affitto ad un costo moderato invertendo così la tendenza che vede il diffondersi quasi esclusivo di alloggi di "standing superiore" inaccessibili alle fasce di popolazione meno favorite.
Insufficiente e limitante ci sembra anche il termine temporale di 25 anni dato a questi 10 appartamenti, con il rischio che una volta passato tale periodo l'investitore privato preferisca liberarsi da questo vincolo convertendo queste unità abitative in appartamenti tradizionali per il semplice motivo di voler incrementare i propri guadagni.
Il comune di Massagno rischierebbe in questo modo di vedere sparire un'offerta valida ed attrattiva per la propria popolazione e di ritrovarsi fra 25 anni senza il terreno e senza gli appartamenti per anziani.