Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Massagno e probabilmente se ne parlerà ancora: la politica comunale è in pieno fermento con la trincea ferroviaria che divide gli schieramenti politici.
Ciò che però, forse, ha maggiormente colpito l'opinione pubblica è stato un avvenimento locale, ma che secondo me ha una portata che oltrepassa gli stretti confini del paese in collina.
Le opinioni sono soggettive, ma i fatti no: questi sono oggettivi. I fatti ci raccontano di un municipale, E.B., del PPD che si porta a casa delle schede di voto "vergini" appartenenti ad una anziana signora che sembra aver chiesto un aiuto ad esprimere il proprio voto in vista delle prossime elezioni federali; e un aiuto non bisognerebbe mai negarlo a nessuno.
Ma aiutare qualcuno a votare vuol dire aiutare qualcuno a fare dei segni, a scrivere dei nomi sulle schede elettorali. E.B. invece non ha aiutato nessuno a votare, ma è stato delegato a farlo, con piena libertà di esprimere i propri voti preferenziali. C'è una certa differenza tra le due cose, la seconda certamente è molto poco etica.
Così come c'è una grande differenza tra questo fatto e un altro fatto raccontato nei giorni scorsi da R.B. sulle pagine di un quotidiano gratuito della Svizzera italiana. Qui, molto simpaticamente, si narra di una e-mail inviata dal sottoscritto ad un gruppo di simpatizzanti del Partito Socialista in cui testualmente scrivo: "Mobilitiamoci, votiamo e facciamo votare per il PS". L'attacco dell'articolo è molto esplicito: "Chi di galoppinaggio ferisce, di galoppinaggio perisce". Per ora non sono perito e spero, io, che ciò tardi ad accadere. In questo articolo si mette in dubbio la mia coerenza etica e politica volendo mettere sullo stesso livello i due fatti appena raccontati.
Questi fatti però non credo che siano minimamente paragonabili perché molto differenti, appunto.
Mentre E.B. aveva in casa sua, con la piena libertà di disporne come meglio avrebbe creduto, il materiale di voto di una conoscente (ma quanti altri conoscenti ha E.B.?), io in casa mia e tra le mie mani ho sempre e solo avuto esclusivamente le mie schede elettorali.
Non credo che si possa urlare allo scandalo quando il presidente di una sezione del Partito Socialista invita i propri (presunti) simpatizzanti a votare per il proprio partito. Griderei allo scandalo se accadesse il contrario.
Siete curiosi e volete sapere chi sono E.B ed R.B.? Non è importante, potrebbero essere chiunque.