L’iniziativa popolare «Per il rimborso delle cure dentarie» è stata consegnata alla Cancelleria dello Stato già da tre anni. Promossa da diversi partiti e organizzazioni della Sinistra ticinese e sottoscritta da ben 8’500 ticinesi, chiede l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria che riconosca un rimborso per le cure dentarie di base da finanziare in parte attraverso un prelievo paritetico sul modello dell’AVS e in parte attraverso un impegno diretto del Cantone. Oltre a ciò, chiede la promozione di un dispositivo di prevenzione e la realizzazione di una rete di cliniche dentarie.
Consegnate le firme, la mossa successiva è toccata a Paolo Beltraminelli, direttore del DSS. Dopo quasi tre anni, il Consigliere di Stato ci ha scritto lo scorso febbraio proponendoci alcune soluzioni che a suo dire dovrebbero rispondere «in modo adeguato alla [nostra] iniziativa». Prima di tutto, Beltraminelli conferma quanto ha già espresso nel 2015, ovvero che secondo lui non c’è un problema nell’ambito delle cure dentarie. Arriva persino a sostenere che «l’attuale sistema [...] presenti in genere un livello di prevenzione, profilassi e cure molto soddisfacente». Beato lui che sembra vivere in un mondo di fantasia...
Dopo aver ricordato che attualmente esistono alcuni aiuti, facendo riferimento alla prevenzione scolastica e agli interventi rimborsati attraverso le prestazioni complementari e l’assistenza, il direttore del DSS avanza alcune timide ed evidentemente insufficienti proposte che di fatto si riassumono in due uniche misure. La prima consiste nel riconoscere un importo annuale di 150 franchi alle persone beneficiarie del sussidio di cassa malati (RIPAM); la seconda consiste nel riconoscere, a carico dei Comuni, un rimborso massimo di 700 franchi all’anno per gli allievi iscritti al Servizio dentario scolastico. Molto vago è il riferimento alla prevenzione mentre viene completamente ignorata la richiesta di promuovere una rete di cliniche dentarie pubbliche.
Come detto, la proposta di Beltraminelli non ci soddisfa minimante.
La nostra iniziativa è nata per dare una risposta concreta a tutte quelle persone che fanno fatica ad affrontare i costi delle cure dentarie o che addirittura vi rinunciano correndo il rischio, oltre a compromettere la salute dentale, di far insorgere altre malattie.
Purtroppo Beltraminelli non ha saputo elaborare una proposta coraggiosa e rivoluzionaria nella sua semplicità come quella formulata dal suo omologo vodese Pierre-Yves Maillard. Il Consigliere di Stato socialista aveva proposto che le cure dentarie venissero finanziate tramite una tassazione supplementare delle bibite zuccherate, considerate responsabili di buona parte delle malattie dentarie. Purtroppo il Gran Consiglio vodese ha respinto il messaggio governativo.
Vogliamo provare a confidare nella bontà e nella lungimiranza del nostro Parlamento al quale toccherà elaborare una proposta di attuazione della nostra iniziativa. Le nostre aspettative sono alte e se non saranno soddisfatte, il popolo sarà chiamato ad esprimersi.