Il Canton Ticino e Basilea Città sono stati protagonisti di due recenti votazioni popolari legate al tema dell'alloggio. Con entrambe le iniziative, sono state proposte delle soluzioni in grado di porre un freno ai continui e ingiustificati aumenti delle pigioni. In Ticino abbiamo purtroppo perso, ma la vittoria a Basilea ci dimostra che abbiamo ancora la possibilità di invertire la tendenza.
Lo scorso 26 settembre, il 54,9% delle cittadine e dei cittadini ticinesi che si sono recati alle urne ha deciso di respingere la nostra proposta denominata “No alle pigioni abusive, Sì alla trasparenza: per l'introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione”. A livello locale, l'iniziativa è però stata sostenuta in due città, Locarno (52,51%) e Chiasso (52,03%). A queste si aggiungono altri sette comuni minori dove ha prevalso il sì. Non è molto, ma sufficiente per consolarci.
Vale la pena sottolineare come le importanti risorse finanziarie messe in campo dalla CATEF e da alcuni partiti strettamente legati all'Associazione dei Proprietari fondiari siano state immensamente superiori alle poche risorse a nostra disposizione. Ma loro non stanno certo dalla parte delle inquiline e degli inquilini! Diversa è stata la sorte toccata a un'iniziativa promossa dall'Associazione inquilini di Basilea Città e volta a introdurre delle disposizioni legislative che permettano di mettere un freno agli aumenti esagerati delle pigioni a seguito delle ristrutturazioni degli immobili. Il 53,12% dei votanti non è più disposto a tollerare questa pratica che molto spesso mette in gravi difficoltà intere famiglie e anziani che in massa ricevono la disdetta del contratto di locazione e che si ritrovano costretti a trasferirsi in alloggi molto più costosi.
A Basilea questa sorte è toccata a oltre 5500 persone negli ultimi tre anni. Sappiamo che in Ticino la situazione è molto simile, il caso più eclatante è stato il palazzo Carpano a Chiasso.
Regolamentazioni simili a quelle accettate lo scorso 28 novembre dalla popolazione di Basilea Città esistono già nei Cantoni di Ginevra e Vaud. Questa vittoria è un incoraggiamento per il resto della Svizzera e anche per il nostro Cantone.
*Editoriale per il numero di Inquilini Uniti di dicembre 2021