Leggo un po’ ovunque l’osservazione che le alleanze vanno fatte partendo dal basso e non tramite un “accordo” di vertice. Siamo sicuri di sapere come funziona un Partito? Le strutture possono magari non piacere, ma ci sono e quindi hanno il compito di fare il proprio mestiere. Tra l’ego e il Congresso ci sono delle procedure, e il Partito Socialista le sta seguendo tutte, come ha sempre fatto. E chi è iscritto al PS, in queste procedure è coinvolto regolarmente e pienamente.
La dirigenza di un partito ha il dovere di cogliere gli umori della base e di poi trasformarli in azioni concrete.
Quindi proviamo a chiederci cosa ci dice la base del Partito Socialista. La risposta la si trova nelle denominazioni delle liste elettorali sulle quali si sono presentati i nostri candidati alle ultime elezioni comunali, le liste che le nostre sezioni hanno contribuito a costruire. Si va da “Sinistra Indipendenti Verdi Acquarossa” a “Verdi - PS e Indipendenti” in Val Mara, passando da “Coldrerio RossoVerde”, Monteceneri Rossoverde e “PS e Verdi” di Torricella-Taverne.
Ovviamente non posso dimenticare l’esperienza di Massagno (PS, Verdi e Indipendenti), dove grazie a un’alleanza che dura da almeno due legislature, abbiamo potuto raddoppiare i nostri seggi in Municipio (2 Socialisti) e aumentare la nostra presenza in Consiglio Comunale a 7 membri (con i Verdi che sono passati da 1 a 3).
Ecco cosa fa la base del PS (e quella dei Verdi), fa amicizia, discute e si unisce con le persone (e i partiti) con cui condivide molti più ideali di quanto si possa credere. E facendolo, porta a casa successi e soddisfazioni!
Allearsi con i Verdi, in maniera paritaria, non vuol certo dire che si rinuncia a 100 anni di storia. La presenza Socialista in governo è e resta un obiettivo chiaro. Nessuno sta decidendo di compiere lo stesso generoso gesto compiuto 100 anni fa dai conservatori che rinunciarono volutamente a un loro seggio in Consiglio di Stato per regalarlo a noi Socialisti…
Allearsi con i Verdi vuol dire riconoscere la nostra storia fatta anche di importantissime battaglie ambientaliste, come quella fatta contro le centrali nucleari quando molti di noi ancora non erano nemmeno nati.
E poi, se siamo così convinti di valere (elettoralmente parlando) molto di più dei Verdi, di cosa abbiamo paura? Su una lista unitaria basterebbe anche un unico candidato socialista per confermare il “nostro” seggio. Ma forse il problema sta proprio lì, su quel nome.