Il Partito Socialista ha deciso di sostenere i due referendum nazionali lanciati dall'Associazione Svizzera Inquilini. L'obiettivo di questa doppia raccolta di firme è quello di tutelare un'ampia fascia della popolazione dal duplice attacco con il quale la lobby immobiliare, sostenuta dalla maggioranza borghese delle camere federali, ha recentemente colpito il diritto di locazione. L'ultimo giorno dell'ultima sessione parlamentare della legislatura appena conclusa, una maggioranza di Destra ha deciso di modificare due distinti punti del Codice delle Obbligazioni con un duplice obiettivo: semplificare le procedure di disdetta in modo da potersi liberare facilmente di inquilini e inquiline di lunga durata così da poter poi rimettere sul mercato lo stesso alloggio a un prezzo maggiorato.
La prima modifica riguarda il diritto di sublocazione. Con la nuova legge, la sublocazione viene limitata a un massimo di due anni, sottoposta ad approvazione obbligatoria e resa molto più complicata dal punto di vista amministrativo, tanto che se l'inquilino dovesse commettere un semplice errore formale nella richiesta di poter subaffittare anche solo parzialmente la propria abitazione, potrebbe essere sfrattato con un preavviso di soli 30 giorni! Questa modifica va a colpire, per esempio, gli studenti che decidono di condividere un appartamento in modo da suddividersi la spesa dell'affitto.
La seconda modifica riguarda la disdetta per uso personale. Il proprietario che dovesse dichiarare di avere necessità di trasferissi in una sua abitazione occupata da un inquilino, ha il diritto di disdire il contratto di locazione e di prendere pieno possesso del proprio alloggio. Nel corso della procedura di disdetta, attualmente, è però necessario tenere conto anche dei bisogni e delle possibilità dell'inquilino e generalmente gli si deve concedere il tempo necessario per trovare una nuova sistemazione adeguata. Con la nuova legge, gli interessi degli inquilini che occupano l'alloggio, magari anche da molti anni, non sono più presi in considerazione e si ritroveranno a dover uscire nel giro di 3 mesi. Sappiate che nessuno va poi a controllare che il proprietario o un suo prossimo siano realmente andati a vivere nell'alloggio in questione. Infatti, molto spesso, questa possibilità di disdetta del contratto di locazione è solo un pretesto per poter poi rimettere sul mercato gli stessi spazi a un prezzo maggiorato.
In buona sostanza, quel che si vuole fare è precarizzare i diritti per massimizzare i profitti! E ciò accade in un momento già particolarmente difficile che vede le pigioni aumentare sempre più velocemente. Se non ci opponiamo fermamente a questi vili attacchi, molte inquiline e molti inquilini ne pagheranno le conseguenze.
Vi invitiamo a sottoscrivere i due referendum al più presto. Potete scaricare il doppio formulario inquadrando il codice QR qui accanto o andando sul sito internet www.attacco-inquilini-no.ch.
Articolo apparso sul numero di dicembre della rivista ps.ch